Nel 2016 I Tale Of Us lanciano Afterlife: “somewhere between life and death”.
Un progetto che sin da subito ha tutte le caratteristiche per essere definito corrente artistica e culturale .
After life è un punto di incontro tra arte e musica, ha la capacità di far emozionare l’ascoltatore, travolgendolo in un vortice al cui centro di tutto c’è la “conciousness”.
Una corrente che ci propone un linguaggio complesso fatto di forme sonore e visive, che si distingue totalmente dal passato.
Il linguaggio sonoro è caratterizzato da melodie minori arpeggiate. Gli accordi sono generalmente puliti e delicati con un lungo riverbero e ritardo stereo. Questi suoni, a loro volta, sono accompagnati da pad ambientali e linee di basso profonde e rotolanti. Mescolati insieme, creano un’atmosfera spirituale e ipnotizzante che ricorda i primi suoni trance.
After life fa da specchio all’anima di chiunque voglia lasciarsi alle spalle “il caos quotidiano” fatto di problemi, angosce e ansia. L’esperienza è estremamente personale e si fa strada in ognuno in maniera molto differente secondo il vissuto e la sensibilità. Tutto ruota intorno all’io che è in grado di emozionarsi, attraverso immagini e suoni che riflettono il conscio e subconscio di ognuno di noi.
E’ evidente l’attenzione che viene riposta nel rapporto musica-arte visiva. Infatti sin dagli esordi c’è stata l’intenzione di “legare” alla musica da loro prodotta una specifica estetica visiva. Gli scenari futuristici, la relazione tra “robot-non vita” e “umano-vita”, in scene, spesso rappresentate animate, realizzate da Alessio de Vecchi.
Sono stati in grado di legare profondamente la parte musicale con quella visiva: lo possiamo ben vedere all’interno della mostra “let’s get digital!”, tenutasi a Firenze nei mesi estivi dello scorso anno, dove le opere realizzate da De Vecchi erano esposte in una sala dedicata, con una traccia del produttore Anyma riprodotta in loop. L’atmosfera si veniva così a creare, riflessiva e quasi alienante, se ci si lasciava catturare dalle supposizioni sui significati che audio ed opera visiva insieme creavano, sembrava quasi di venire trasportati altrove.
Dal 2016 ad oggi questa corrente ha avuto una crescita esponenziale, anche grazie agli innumerevoli showcase, che hanno reso realtà un mondo considerato da molti astratto.
I tale of us tramite i party After Life propongono uno show audio visivo alquanto complesso, un’esperienza che nemmeno l’artista più quotato nel panorama mainstream sarebbe in grado di offrire ai propri supporter.
Uno show che tocca a 360 gradi tutti rami artistici, partendo dalla musica fino ad arrivare al cinema.
Le venue vengono scelte accuratamente e giocano un grande ruolo nell’immersività dell’esperienza. Grandi schermi alla spalle della consolle riproducono in loop delle animazioni dei soggetti creati da De Vecchi; insieme a dei led work creano un vero e proprio show, che non si ferma più soltanto alla musica. Il pubblico rimane infatti preso dall’atmosfera, e diversamente da qualsiasi altro dj set spesso non si vede nessuno ballare.
In un mondo saturo in cui: artisti, A&R e promoter offrono ai clubbers spazzatura, bisognerebbe tacere e iniziare a fare cultura prendendo come modello realtà come queste.